Elementi di chiarezza
Alla “gioia” per la decisione del Governo di non sospendere i campionati organizzati dalle federazioni o dagli enti di promozione si somma, in queste ore, la preoccupazione per l’aumento dei contagi e per la situazione che il Paese sta vivendo.
Alcuni genitori, tecnici, atleti ed educatori mostrano una crescente preoccupazione.
Noi stiamo gestendo questa situazione con la massima sensibilità e lo facciamo perché lo sport è un momento di fondamentale aggregazione e i luoghi dove proponiamo sport devono rispondere a questa necessità.
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Noi crediamo nei protocolli
Se applicati in modo coscienzioso e con intelligenza i protocolli sono davvero una ragionevole garanzia di assoluta limitazione dei contagi. Sono protocolli approvati da Ministero e Università e sono elementi importanti.
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Chi è affiliato a Federazioni ed enti di promozione sportiva continua la sua attività
Lo prevede il DPCM del 14 ottobre che differenzia tra sport agonistico e sport amatoriale, non permettendo lo svolgimento di quest’ultimo, ma favorendo l’attività di chi è tesserato per una soci età sportiva affiliata al Coni, che segue i protocolli previsti dalla Federazione di riferimento.
Per attività amatoriale si intende quel tipo di attività praticata da soggetti non iscritti presso società sportive o enti di promozione sportiva, finalizzata al raggiungimento e al mantenimento del benessere psico-fisico della persona.
Per attività agonistica, invece, si intende quell’attività praticata continuativamente, sistematicamente ed esclusivamente in forme organizzate dalle Federazioni sportive nazionali, dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e dal Ministero dell’Istruzione, che comporta un intenso sforzo fisico protratto nel tempo.
Il soggetto facente sport a livello agonistico deve sottoporsi, obbligatoriamente, ad una visita medica e a tutti gli accertamenti clinici e di diagnostica strumentale necessari per garantire l’idoneità. Al contrario, il soggetto che svolge attività fisica a livello amatoriale non necessita di alcuna certificazione medica.
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Decisione di sospendere l’attività
La decisione di sospendere l’attività sarà presa solo a fronte delle indicazioni che provengono dal Coni e dalla Federazione competente. Noi agiremo per garantire SEMPRE uno spazio di gioco, per una convivenza corretta con questa particolare situazione e lo facciamo con attenzione ai protocolli e con la serenità di fare una cosa “giusta”, cioè consentita dal DPCM e attuata da tutto il mondo dello sport.
Con infinita stima
Il Presidente di RugBio
Alessandro Acito