Durante l’annata sportiva, escludendo quindi il periodo estivo non scolastico, i centri sportivi di Cusago e Uboldo ospiteranno cicli di eventi in sport molto vari, con un torneo gratuito e premiante, a cadenza almeno mensile per ciascuna disciplina, aperto a varie categorie anagrafiche, nel quale i soggetti con background migratorio giochino insieme ad altri aderenti al progetto. Un calendario zeppo di decine di eventi alla portata di tutti.
Per ciascuna disciplina saranno poi avviate (dopo il primo rispettivo torneo) sessioni di allenamento gratuito che si affiancheranno a quelle già previste dalle associazioni sportive locali (per le fasce di età più varie).
Inoltre sono previste attività di:
L’obiettivo è coinvolgere – in tutto il nordovest milanese – una quantità di persone, magari già sensibili all’attività sportiva ma lontani dagli allenamenti regolari e dai tornei federali per fenomeno di marginalizzazione e dopo l’isolamento generato dal Covid -19.
Benché l’intero progetto punti programmaticamente a un coinvolgimento trasversale, senza focalizzarsi in modo discriminatorio solo su forme specifiche di fragilità o di orientamento, è stato chiesto agli enti locali, alle associazioni sportive, alle organizzazioni di volontariato, alle imprese sociali, alle scuole del territorio, ai sindacati e gruppi informali di mutuo aiuto di favorire l’invio privilegiato di soggetti (anzitutto con background migratorio):
A tutti sarà proposto un ciclo di attività formativa ed agonistica nel rispetto del registro CONI, con libertà di aderire a vari livelli di coinvolgimento: da allenamenti occasionali con partitelle a seguire, fino all’attività di formazione tecnico-motoria completa delle varie specialità. L’obiettivo iniziale è quello di ripristinare sia abitudini di collaborazione verso la meta, sia di messa in gioco in senso lato.
Dopo i primi mesi di attività progettuale, verrà quindi messo a regime un calendario quotidiano di attività sportive che si intrecciano con gli altri dispositivi previsti dal progetto.
Saranno utilizzati tutti gli spazi gestiti dalla Polisportiva RugBio.
In particolare, il centro sportivo di Cusago è fondamentale per garantire anche durante l’inverno un palazzetto idoneamente attrezzato per i principali sport indoor, a partire dal basket e dalla pallavolo, nonché per ospitare le attività rugbistiche classiche che richiedono anche porte ad H idonee. A Cusago è inoltre presente una folta comunità calcistica e rugbistica di varia estrazione e fascia di età, utile come gancio per coinvolgere le famiglie di un territorio ampio e densamente abitato.
Il coinvolgimento attivo del Rifugio Puliti sarà significativo soprattutto nel periodo estivo, in particolare con attività di escursionismo, alpinismo, arrampicata, canyoning, speleologia, scuola di botanica. Si tratta di proposte che saranno aperte anzitutto ai giovani in target del territorio di Versilia, ma che rappresenteranno occasioni di esperienza sportiva anche per i ragazzi e le ragazze del Nord Ovest Milanese e del Basso Varesotto, coinvolti sia a partire dalle attività previste a Cusago e Uboldo, sia dal fascino delle proposte in trasferta.
Il centro sportivo di Uboldo è la sede permanente di una parte rilevante delle attività. In particolare mette a disposizione una tensostruttura per attività sportive indoor non dotate di attrezzatura professionistica, tra cui la pallamano, la pallavolo e la pallacanestro; ma soprattutto dispone di diverse superfici e impianti per gli sport rotellistici, comprendendo sia il pattinaggio artistico sia il pattinaggio di velocità sia il footbike. Inoltre a Uboldo è presente un percorso vita, utile per tutte le attività cross e di supporto atletico all’aperto. Nel 2022 il centro sportivo di Uboldo è stato infine dotato di una Beach Arena che consente di ospitare tutte le varianti su sabbia di calcio, rugby, pallavolo, tennis, pallamano durante il periodo che va da marzo a ottobre, offrendo un’importante alternativa alla torneistica degli sport tradizionali.
Il dispositivo pedagogico della PRATICA MULTISPORT include anche il coinvolgimento precoce dei ragazzi e delle ragazze (ma di tutti gli aderenti al progetto, in generale) nelle attività di organizzazione e gestione dei calendari e della logistica di supporto. In altri termini, a tutti sarà proposto di seguire in prima persona l’organizzazione degli eventi e degli allenamenti. A tal fine è prezioso il coinvolgimento delle istituzioni formative locali per garantire opportunità di prova sul campo per gli studenti degli istituti che hanno a che fare con l’attività sportiva come prospettiva professionale, a partire dai licei sportivi di Milano e del Saronnese e dalle facoltà di Scienze Motorie della Lombardia. Anche in questo ambito il coinvolgimento è concepito per gradi progressivi, soprattutto in prospettiva: per l’anno di progetto non sono previsti ingaggi diretti di formatori sportivi junior, bensì un coinvolgimento sul campo e nell’organizzazione dei giovani più sensibili al tema. Dopo il termine del progetto, si prevede invece programmaticamente un’ipotesi di inserimento dei giovani più motivati all’interno dei ranghi di allenatori e formatori tout court (non solo e non tanto nelle manifestazioni legate direttamente al progetto RUGBIOLANDIA: TUTTI IN GIOCO ma anche e soprattutto nell’attività ordinaria delle associazioni e società sportive coinvolte o coinvolgibili).
La formazione dei formatori rappresenta una sfida fondamentale all’interno del progetto, sempre e comunque in un quadro di coinvolgimento ludico in vista di una progressiva assunzione di responsabilità. A tal fine, RugBio mette in opera una serie di occasioni di formazione sul campo all’interno di varie discipline. L’esempio più rilevante è probabilmente quello del rugby. L’orizzonte di riferimento è in questo caso anzitutto il rugby giovanile, ma l’opportunità formativa vale anche per i tecnici delle altre discipline sportive collettive, e, almeno per certi aspetti, per quelle individuali.
Sempre per una qualificata formazione dei giovani che possono diventare formatori, sono state predisposte esperienze ad alto tasso di crescita individuale: anche in questo caso il rugby è l’ambito più rilevante, attraverso la collaborazione con il Settimo Rugby Cron, che organizza cicli di allenamento e gioco che mescolano i cosiddetti normodotati e rugbisti con disabilità (in particolare trisomia di Down): una palestra irresistibile di rapporto con la diversità, capace di far toccare con mano, lottando intorno a un pallone verso la meta, la ricchezza di valori che ogni diversità regala all’esperienza di ciascuno.
Proprio in un’ottica di crescita collettiva delle comunità educanti e delle nuove generazioni formatrici presso i centri sportivi, il progetto favorisce la collaborazione dei tecnici di società e associazioni differenti, in modo da rendere immediatamente tangibile la ricchezza della molteplicità di approcci, in ogni caso in un’alleanza tra sport e sostenibilità che, purtroppo, è ancora assai marginale nella cultura sportiva italiana.
La PRATICA MULTISPORT è infine occasione per agganciare gli altri dispositivi pedagogici previsti da RUGBIOLANDIA: TUTTI IN GIOCO.